COMUNE DI PALERMO – ABBANDONO ILLECITO DI RIFIUTI

Rifiuti, le telecamere stanano mille incivili: fruttivendolo-sporcaccione colleziona 26 mila euro di multe

Il record spetta ad un fruttivendolo del quartiere Libertà che ha “collezionato” 26 mila euro di multe per conferimento illecito di rifiuti. Anziché fare la differenziata, avendo un’attività commerciale nell’area del “porta a porta”, smaltiva (si fa per dire) l’immondizia in periferia. E quando riempiva i cassonetti fino all’orlo non si faceva scrupolo di lasciare gli scarti di frutta e verdura per terra.

A stanarlo le telecamere fatte installare dalla Rap, che lo hanno ripreso 5 volte alle 5,30 del mattino mentre svuotava un intero camioncino (a volte assieme ad alcuni dipendenti) nei pressi di uno dei 7 siti, su circa 130 censiti da Rap, dove quotidianamente si formano delle discariche abusive. Negli “obiettivi sensibili” sottoposti a videosorveglianza – da via Galletti a Sferracavallo, passando per la circonvallazione – sono stati incastrati anche tantissimi “pendolari” dei rifiuti.

Le immagini – passate al setaccio dalla polizia municipale – hanno portato a 983 contestazioni di illeciti amministrativi e 24 illeciti penali a carico di imprese e 15 denunce alla Procura; su altri 9 episodi si stanno ancora facendo indagini. Delle 983 multe, 525 sono state elevate a cittadini palermitani; le restanti a persone residenti a Villabate (109), Carini (71), Misilmeri (49), Bagheria (31), Santa Flavia (20), Terrasini (20), Capaci (17), Monreale (13), Bolognetta (11), Ficarazzi (9), Marsala (6), Partinico (6), Torretta (6), Termini Imerese (5), Isola delle Femmine (4) Villafrati (4). Nell’elenco fornito da Comune e Rap ci sono pure residenti a Milano, Torino, Bari, Modena, Brescia, Sassuolo, Cevo (Brescia), Osio Sotto (Bergamo), Melegnano e Bollate (Milano), Maiori (Salerno), Castellana Grotte (Bari) e Bojano (Campobasso).

Diversi gli illeciti rilevati: c’era chi lanciava il sacchetto d’immondizia dalla bici o dal finestrino dell’automobile e chi conferiva fuori orario o fuori dai cassonetti; e ancora chi abbandonava rifiuti pericolosi o speciali. I trasgressori si vedranno recapitare a casa in questi giorni una o più sanzioni da 166 a 1.200 euro. Tra questi ci sono oltre duecento recidivi, in massima parte imprese o a trasportatori d’ingombranti.

I vigili urbani hanno visualizzato e analizzato qualcosa come 1.425 fotogrammi dal 2 ottobre (da quando cioè è attivo il sistema di videosorveglianza) al 27 novembre scorso. Constatando che solo 27 cittadini hanno conferito i rifiuti in modo regolare e nel rispetto delle norme. Per 309 fotogrammi, invece, non è stato possibile identificare il pedone e per 39 era illeggibile la targa; mentre in 43 casi la violazione non era determinabile con chiarezza. Questo è ciò che hanno registrato gli “occhi elettronici” gestiti da una ditta privata, che ha un contratto di affitto e manutenzione sovvenzionato dalla Rap. E’ la ditta che preleva le schede di memoria dalle telecamere, decripta le immagini e le consegna alla polizia municipale, che accede alle banche dati nazionali delle targhe per risalire ai proprietari dei veicoli. Una procedura complessa ma necessaria per adempiere alla normativa sulla privacy e sulla tutela dei dati personali.

“Il re è nudo – esclama il sindaco, Leoluca Orlando – il dato di un misero 2% di conferimenti regolari in alcuni punti chiave della città sarebbe incredibile se non fosse documentato da migliaia di fotografie. E’ segno di un malcostume diffuso di cui pagano il prezzo i cittadini onesti che conferiscono in modo regolare, che fanno la differenziata. E’ la conferma della bontà del sistema di sorveglianza e della necessità di ampliarlo e rafforzarlo. Sono curioso di sapere quanti, fra questi mille che fra pochi giorni si vedranno recapitare a casa le multe o che sono già stati denunicati all’autorità giudiziaria, passano poi il loro tempo a insultare l’amministrazione perché la città è sporca”. Sulla stessa scia il vicesindaco con delega alla Polizia municipale, Fabio Giambrone, che aggiunge: “Speriamo che il lavoro svolto dagli agenti che si occupano di vivibilità ed igiene urbana dia i suoi frutti in termini di deterrenza, contro gli incivili che dovranno rispondere amministrativamente ed in ogni sede del proprio comportamento che offende e deturpa la città”.

Il danno in termini ambientali arriva anche dai Comuni della provincia. E’ il cosiddetto fenomeno della migrazione dei rifiuti: le telecamere hanno contribuito a “pizzicare” tanti sporcaccioni provenienti da fuori città. La Rap stima che, in base ai periodi, la quantità d’immondizia importata oscilli fra 80 e 150 tonnellate al giorno (cioè fra 8 e il 15% della raccolta totale), con un danno economico fra 9 e 17 milioni all’anno solo per lo smaltimento. “Ribadiamo da tempo che a Palermo il fenomeno dell’importazione dei rifiuti – afferma Giuseppe Norata, presidente della Rap – ha assunto dimensioni insostenibili, che si ripercuotono sulle casse dell’azienda ma anche sulla giornaliera organizazione del lavoro. Per questo abbiamo voluto investire nella videosorveglianza, affidando poi alla Sispi e alla polizia municipale la materiale gestione del servizio. Una collaborazione che speriamo dia i suoi frutti, al di là del valore economico delle sanzioni, in termini di deterrenza contro questo fenomeno gravissimo”.